Un Teatro Antico così tanto suggestivo, a Taormina, non si era forse mai visto. E, proprio nel giorno in cui la Sicilia e la Calabria si sono unite per scendere in campo a difesa della Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo (CCPM), l’Etna ha dato spettacolo con una eruzione che lascia senza fiato. Il Centro, diretto da Sacha Agati, è un’eccellenza del territorio; lì bambini provenienti da ogni parte del mondo vengono operati e salvati ed è lì che i loro genitori trovano un punto di riferimento ed un solido sostegno. Il Ccpm va, dunque, assolutamente salvato dalla chiusura. Richiesta, questa, che da mesi viene perorata dal comitato dei genitori. Non c’è più molto tempo: il 23 luglio prossimo scadrà la proroga.
Il “CCPM & Friends”, ieri, ha parlato il linguaggio dei bimbi per lanciare un appello speciale. Ha aperto la serata il Piccolo coro di Taormina,
condotto da Ivan Lo Giudice. Le voci melodiose dei piccoli cantanti hanno commosso i presenti. Sul palco si sono susseguiti tanti artisti, che hanno tutti sposato la causa. Dall’Orchestra a plettro condotta dal Maestro Pellitteri a Fiorello, da Iannuzzo ai Soldi spicci, da Mario Incudine al comico Castiglia con la figlia, da Cavallaro – dalla Calabria con furore – ad un cantante quattordicenne di Trappitello; persino Biagio Antonacci in collegamento telefonico. Anche la figlia del nostrano Fiorello ha offerto il proprio contributo suonando per il pubblico un Walzer di Chopin.
Non sono mancate presenze istituzionali, con interventi in presenza e da remoto di politici che stanno attenzionando la questione da più livelli, non ultimo il sindaco di Taormina, Cateno De Luca. “Oggi cerchiamo di mandare un messaggio con una modalità diversa: colpire i cuori di chi deve decidere. Non c’è motivo per continuare con questo clima”. Nel maxischermo, anche il presidente Schifani: “Vogliamo manifestare la vicinanza e l’impegno forte e convinto affinché il centro di cardiochirurgia rimanga, punto di riferimento in Sicilia. L’obiettivo è quello di assicurare le continuità delle cure. Spero che la nostra proposta di deroga possa essere accolta”.
Si resta in attesa e con il fiato sospeso. Dovrà intervenire prima una proroga di 12 mesi. Intanto, si attende la conferma del MEF. La Regione siciliana dovrà inserire il centro all’interno della rete ospedaliera e, solo dopo, si otterrà la deroga. Il Ccpm è stato inserito all’interno del Piano MATTEI.