(Adnkronos) –
Narendra Modi incassa il terzo mandato alle elezioni in India sebbene il suo partito Bharatiya Janata Party (Bjp), che è stato il più votato del Paese, abbia perso la maggioranza assoluta in Parlamento. Lo ha confermato la commissione elettorale, sottolineando che Modi è quindi costretto a stringere alleanze con i partner della coalizione per formare un governo. I risultati delle urne non hanno infatti riconosciuto al Bjp la vittoria sperata. Il partito ha conquistato 240 seggi, 62 in meno rispetto a quelli ottenuti nel 2019, secondo il sito Internet della commissione elettorale. Questa cifra è inferiore ai 272 necessari per raggiungere la maggioranza parlamentare. Con i suoi partner dell'Alleanza Nazionale Democratica (Nna), la coalizione dispone di 292 seggi. Questo le permetterà di avere un governo di maggioranza per i prossimi cinque anni, ottenendo un terzo mandato. Già ieri, con risultati parziali, Modi si era dichiarato vincitore parlando di "impresa storica". "La vittoria di oggi è la più grande nel mondo", ha affermato in un discorso pronunciato presso il quartier generale del Bjp, partito di riferimento dei nazionalisti indù, a Nuova Delhi. La coalizione di opposizione di centrosinistra, l'Alleanza inclusiva per lo sviluppo nazionale dell'India (India), ha conquistato più di 230 seggi. Questa formazione politica, composta da 25 partiti, ha unito le forze per la prima volta in queste elezioni per affrontare il primo ministro. Il principale partito della coalizione 'India', l'Indian National Congress (Inc), ha ottenuto 99 seggi raddoppiando il risultato del 2019, quando ne ottenne 46. Il Partito Socialista (Sp) avrà invece 37 deputati, mentre nella precedente legislatura non aveva rappresentanti. Sono circa 642 milioni le persone che hanno partecipato alle elezioni parlamentari nei 44 giorni di durata del voto. Un numero di elettori senza precedenti, tra cui 312 milioni di donne. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
India, Modi incassa il terzo mandato ma perde maggioranza in Parlamento
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