La messinese Saveria Mancuso presente alla conferenza stampa “Suicidi in Divisa” presso il Senato

Il Silenzio dei Figli: L’Eroismo e la Solitudine Invisibile
Roma, 20 novembre – Nella suggestiva cornice della Sala Nassirya, presso il Senato della Repubblica,
si è svolta una conferenza stampa dal titolo toccante: “Suicidi in Divisa”. Un tema difficile, spesso
avvolto da silenzi e tabù, che tuttavia riguarda il cuore della nostra società.
Tra gli interventi, spicca quello della Dott.ssa Saveria Mancuso, imprenditrice messinese, delegata del
Co.S.P. regionale, attivista del Movimento 5 Stelle e membro dell’associazione Cinquesei, fondata da
Nino Chiofalo. Quest’associazione, nota per il suo impegno nel contrastare l’inquinamento da plastica
e nel supporto ai bambini diversamente abili, rappresenta un esempio di dedizione al bene comune.
Con la sensibilità di chi conosce da vicino le storie che nessuno racconta, la Dott.ssa Mancuso ha
sollevato un aspetto spesso trascurato: “Il silenzio dei figli”. Si tratta dei figli delle persone in divisa,
uomini e donne che, a causa di enormi pressioni emotive e professionali, finiscono per non far più
ritorno a casa.
“Per questi bambini, i loro genitori erano eroi,” ha detto con voce carica di emozione. “E quando
quell’eroe scompare, resta un vuoto incolmabile, una ferita invisibile che li accompagna per tutta la
vita.”
Sono bambini soli, ha sottolineato la Dott.ssa Mancuso, spesso incapaci di elaborare un dolore così
profondo e costretti a crescere senza trovare risposte. La società, purtroppo, tende a dimenticare questi
piccoli protagonisti, lasciandoli in una solitudine che non meriterebbero mai.
La conferenza stampa, promossa dalla Senatrice Gabriella Di Girolamo, non ha solo raccontato storie
di dolore, ma ha anche acceso i riflettori sulla necessità di interventi concreti per sostenere non solo gli
operatori delle forze dell’ordine, ma anche le loro famiglie.
Un grido di speranza
Le parole della Dott.ssa Mancuso non sono state solo una denuncia, ma anche un appello: ascoltare
questi bambini, riconoscerne il dolore, e costruire un sistema che offra loro il supporto psicologico e
umano di cui hanno bisogno.
Questa giornata al Senato è stata un passo importante verso la rottura del silenzio. Ma è solo l’inizio.
Perché ogni bambino che ha perso un genitore in divisa possa tornare a vedere un futuro pieno di
speranza, servono impegno, ascolto e amore.
In un mondo che ha troppo spesso fretta di voltare pagina, ricordare è un atto di giustizia. E forse anche
un modo per restituire agli occhi di questi bambini quel bagliore di luce che solo un eroe sa portare

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