Leggiamo, oggi, ciò che da settimane sentiamo mormorare in paese. Quello che i protagonisti di questa triste vicenda amministrativa chiamano “senso di responsabilità” altro non è che un 𝐫𝐢𝐛𝐚𝐥𝐭𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚, consumato ancora una volta sulle spalle dei cittadini, la cui volontà, espressa due anni fa, è svilita, stracciata e offesa. Quello che i protagonisti di questa triste vicenda amministrativa chiamano “senso di responsabilità” altro non è che un 𝐫𝐢𝐛𝐚𝐥𝐭𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚, consumato ancora una volta sulle spalle dei cittadini, la cui volontà, espressa due anni fa, è svilita, stracciata e offesa.
𝐎𝐠𝐠𝐢 𝐬𝐢 𝐬𝐩𝐢𝐞𝐠𝐚 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐫𝐞𝐩𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐚 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚. 𝐀𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐨 – 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 – 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞.
𝐐𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐟𝐚 𝐞𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 – parole ribadite più volte in tanti interventi dal Capogruppo di “Villafranca Libera”, oggi Sud Chiama Nord – 𝐞̀ 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐜𝐮𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐚.
Ovviamente, i “salvatori della patria” ci fanno credere di poter risolvere tutti i problemi del paese: personale, acqua, finanze… in compagine con coloro che, a detta anche di loro stessi, sono 𝐢 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞𝐧𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐞 e – per di più – senza assumersi dirette responsabilità di governo del paese. In ogni caso, il vero senso di responsabilità sarebbe stata la coerenza di restare oppositori di un gruppo politico che ha portato Villafranca ad essere un paese allo sfascio in tutti i settori.
Come abbiamo già detto, 𝐥’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐝’𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 da questa crisi, la più dignitosa e la più rispettosa della volontà dei cittadini, decretata appena due anni fa, 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢.
Per amore
del paese…