Ponte sullo Stretto di Messina? No grazie!

 

C’è una frase del compianto  Don Peppe Diana che in questi mesi ritorna al mio cuore:” Per amore del mio popolo non tacerò!”

Nemmeno io voglio tacere, anche se so che non servirà a niente, perché le decisioni vengono prese dall’alto,  perché non appartengo a nessuna cordata politica, né possiedo un nome altisonante.

Vorrei  però nel nome della libertà di espressione parlare, anzi gridare la mia contrarietà alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

E’ a mio parere un’idea assurda, anche se risale addirittura a poco prima dell’Unità d’Italia.

Negli ultimi anni tra pareri positivi e contrari, il Governo Monti aveva  giustamente archiviare definitivamente l’opera, giudicandola “un inutile spreco di denaro”, scatenando, tra l’altro, un contenzioso con il consorzio Eurolink che, aveva vinto la gara d’appalto.

 Anche la Commissione Europea si era espressa nel 2011, precisando che non avrebbe preso alcun impegno riguardo a un possibile inserimento tra i progetti prioritari europei del ponte sullo Stretto, con la conseguenza che l’anno successivo, nel 2012, quel progetto era stato anche cancellato dalla Legge di Stabilità.

 Ma arriviamo ad oggi.

Lo scorso  16 marzo , il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che porterà a esecuzione il famoso ponte sullo stretto di Messina. 

Il Ministro delle Infrastrutture  Matteo Salvini aveva dichiarato: “L’idea è quella di riuscire ad approvare il progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024 e poi partire coi lavori veri e propri” 

Secondo  me  si tratta di un “ progetto sbagliatissimo”.

Per prima cosa porterà un danno ambientale perché verrà “violentata e uccisa” la bellezza di tutta l’area  attorno allo Stretto di Messina,  compresa entro due  Zone di Protezione Speciale (ZPS): sul lato calabrese la ZPS della Costa Viola e su quello siciliano dalla ZPS dei Monti Peloritani, con un sistema di ben 11 Zone Speciali di Conservazione (ZSC).

Posti  fondamentale per il transito per l’avifauna e per i mammiferi marini, dove, inoltre, si trova una delle più alte concentrazioni di biodiversità al mondo.

Seconda cosa : sappiamo tutti che la casa è un bene primario , fondamentale nella vita degli esseri umani, già a partire dalla preistoria.

 In ordine di importanza dopo la salute, per gli esseri umani viene la casa.

E’ un atto di barbara violenza e di inciviltà,  far uscire la persone dalla propria casa. 

Nessun prezzo può ripagare una così brutale violenza, nemmeno quello della pubblica utilità.

I costi  di realizzazione, manutenzione e gestione  sono  enormi, è impossibile secondo me, la realizzazione completa dell’opera e la gestione.

C’è il serio rischio che, dopo aver “violentato e ucciso” il territorio e le famiglie l’opera rimanga incompiuta.

 Non conosco la situazione della Sicilia,  ma la Calabria ha bisogno di Sanità , invece di sperperare denaro per un inutile opera ,perché non costruire ospedali, strade autostrade e ferrovie? 

Dicono che con il ponte si faranno contemporaneamente le strada  e le autostrade in Calabria e Sicilia ed anche le linee ad alta velocità ferroviaria.

Ma perché non farle subito e lasciare i soldi per costruire ospedali e case a chi non se li può permettere?

Nella Piana di Gioia Tauro, la Sanità è pressochè inesistente. 

 L’ospedale di Polistena è in affanno. 

Gli ospedali di Palmi, Taurianova, Oppido Mamertina e Gioia Tauro sono diventati cattedrali nel deserto, mentre i viaggi della speranza aumentano in maniera esponenziale e molte famiglie si indebitano per potersi curare.

Da un punto di vista puramente tecnico poi,  non dimentichiamo che si costruirebbe in una delle aree a più alto elevato rischio sismico del Mediterraneo. 

Non ultimo i venti, che sullo Stretto sono sempre presenti.

 Tanti sono i problemi che attanagliano la Calabria ed in particolare l’area dello Stretto: mancanza di lavoro, ambiente, agricoltura e sanità lo Stato potrebbe impegnarsi a risolverli, invece  di proporre questo inutile e dannoso progetto.

Dicono che porterà lavoro, ma abbiamo bisogno di un lavoro a tempo indeterminato, non solo per il tempo dell’ipotetica costruzione.

Non ultimo vorrei sottolineare che arrivare in Sicilia e ritornare  con la nave  è fantastico, il panorama è mozzafiato e i gabbiani sono un dono per l’anima.

Per questo vorrei dire a chi vuole il Ponte, che forse sarebbe  meglio se lo costruisse  a casa propria con i Lego, che sono molto belli e  anche collezionabili.

Caterina Sorbara

 

4,0 / 5
Grazie per aver votato!

Visualizzazioni: 0
Pubblicità
Verified by MonsterInsights