“Aumentare lo smart working per i dipendenti capitolini è una manovra tardiva che certifica un altro fallimento del sindaco Roberto Gualtieri nell’ organizzazione del Giubileo. Non siamo contrari a questa soluzione, ma Roma Capitale non è smart: nulla si è fatto fino ad oggi per raggiungere la piena e ottimale possibilità di lavorare lontano dagli uffici con adeguata efficienza e nel pieno raggiungimento degli obiettivi che dirigenti e funzionari dovrebbero condividere con tutta la struttura, sia che lavori in presenza che da casa. È necessario dunque riflettere su come si garantiranno i servizi ai cittadini, anche quelli offerti dalle aziende capitoline e dagli uffici comunali, a partire da Ama, solo per citare alcuni esempi concreti, dove non rispondono nemmeno alle pec per la gestione della Tari e dei servizi cimiteriali costringendo gli utenti a recarsi, sempre e comunque, agli sportelli. E poi Atac, alle prese con le pratiche per i permessi disabili e le agevolazioni per i giovanissimi. Per fare gli abbonamenti bisogna sempre e comunque recarsi alle stazioni abilitate, neanche tutte. Il Giubileo è arrivato, ma non è un evento imprevisto. E tantomeno lo sono i romani che lavorano e sono a casa loro, comunque costretti a prendere i loro mezzi privati perché il servizio di trasporto pubblico, metro e bus, fa acqua da tutte le parti. Con la città in tilt, con un traffico peggiore di quello di Bogotà, è penoso constatare che l’unica soluzione del sindaco Gualtieri è quella dello smart working”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, intervenendo sulla questione dello smart working a Roma.
Roma, 9 ottobre 2024