“Negli Stati Uniti c’era una sfida a due. Nei vari Stati, infatti, si eleggevano dei delegati e questi votano per uno o l’altro candidato, portando ad un unico vincitore. È un sistema federale. Nell’Unione Europea, invece, ogni governo di ogni Paese è espressione del suo elettorato. Quindi poi diventa complicato formare una maggioranza che tenga conto dei diversi governi”. Così il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri, a Restart su Rai3, che ha proseguito parlando di transizione ecologica. “Alcune tempistiche europee sono da rivedere. Noi come ‘centrodestra’ in Europa riteniamo che le tempistiche sull’auto elettrica, ad esempio, siano troppo stringenti. Anche perché l’Europa produce solo il 7% delle emissioni di CO2 del pianeta e se quelli che emettono il 93% non si adeguano è inutile che ci imponiamo regole severissime, che poi fanno chiudere le fabbriche e portano problemi, quando gli altri continuano ad inquinare. Questo per dire che la transizione va gestita con una tempistica adeguata e delle regole più flessibili per evitare che, mentre noi seguiamo le regole, i cinesi o gli indiani ci sommergano con i loro prodotti continuando ad inquinare il pianeta”.
Ue, Gasparri: transizione va gestita con tempistiche adeguate e regole più flessibili
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